Sara Marcozzi

Sono nata a Pescara e cresciuta a Chieti. Ma se qualcuno me lo chiede mi sento abruzzese. Ho frequentato il liceo scientifico della mia città per poi iscrivermi all’Università di Teramo e laurearmi in giurisprudenza. In seguito ho frequentato, sempre presso l’Università di Teramo, un ciclo di seminari dal titolo “Il diritto penale dell’economia e dell’ambiente” e successivamente, ho conseguito il diploma di Master Universitario di I livello in Economia e Gestione delle Imprese, presso la Brioni Roman Style s.p.a. Dopo aver svolto la pratica forense, ho sostenuto l’esame di abilitazione alla professione presso la Corte d’Appello de L’Aquila e, dal 2009, sono avvocato. Ho un’ottima conoscenza della lingua inglese scritta e parlata che ho sviluppato frequentando numerosi corsi con insegnanti di madrelingua e perfezionato con esperienze di studio all’estero, in particolare USA e UK.

Candidata per due volte alla Presidenza di Regione Abruzzo e Vicepresidente della Commissione Bilancio, svolgo la mia attività politica di Consigliere regionale dal 2014, occupandomi attivamente dei principali temi di competenza regionale. Su tutti, il diritto alla sanità e alla tutela delle persone più fragili, le politiche attive del lavoro e di supporto ai liberi professionisti, le infrastrutture, il turismo, l'ambiente e l'acqua. 

Dal 2019 faccio parte del Cram, il Consiglio regionale degli Abruzzesi nel mondo, e collaboro alla progettazione di attività di promozione del nostro territorio, al fianco delle associazioni presenti in ogni Continente. 

Dopo averne richiesto l'istituzione, sono stata Presidente della Commissione d'inchiesta sull'emergenza idrica in Abruzzo, al termine della quale è stata prodotta una relazione che indica la strada futura della migliore gestione dell'acqua nella nostra regione.  

Oggi sono candidata alle elezioni regionali del 10 marzo 2024 con Forza Italia, l'unico movimento politico pragmatico, liberale, di buonsenso e di buon governo che ha già dimostrato di essere forza trainante di una Giunta regionale che, negli ultimi cinque anni, ha dimostrato che è possibile accendere il motore dell'Abruzzo una volta per tutte.